Oltre 7mila nuove diagnosi di celiachia in Italia solo nel 2020, quasi l’1% di tutta la popolazione italiana.

La celiachia in Italia

Dai dati pubblicati dal Ministero della Salute all’interno della “Relazione Annuale al Parlamento sulla Celiachia” relativa all’anno 2020, sembra proprio che la celiachia sia una patologia destinata a colpire sempre maggiormente la popolazione, con una presenza, in Italia, di 233.147 celiaci, di cui il 30% appartenente alla popolazione maschile (70.264) e il 70% a quella femminile (162.883).

Solo nel 2020 i dati rilevano un aumento delle diagnosi di 7.729 di soggetti, confermando l’andamento degli ultimi 4 anni, un dato leggermente in flessione rispetto al 2019, probabilmente a causa delle difficoltà di diagnosi causate dalla pandemia.

Una patologia che non tende ad arrestarsi dunque, ed il cui unico trattamento ritenuto scientificamente valido resta la dieta priva di glutine.

Il supporto economico del Servizio sanitario nazionale

In Italia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce a tutte le persone affette da celiachia un supporto economico mensile per l’acquisto dei prodotti senza glutine specifici, il cui ammontare oscilla dai 56€ ai 124€ al mese, a seconda del sesso e dell’età del soggetto.
Un mercato che costa al Ssn 209.688.912,20 di Euro l’anno per l’acquisto dei prodotti senza glutine.

La celiachia è quindi un’opportunità di Business?

Un’epidemia silenziosa che genera un business da 320 milioni all’anno di cui due terzi sono riconducibili all’erogazione degli alimenti senza glutine ai celiaci assistiti proprio dal Ssn che solo nell’anno 2020 ha stanziato oltre 800mila Euro tra iniziative di formazione dedicati alla celiachia e somministrazione di pasti senza glutine in mense, scuole ed ospedali.